La passione di Roberto Lorenzani per le esplorazioni
Se dovessimo chiedere a Roberto Lorenzani quando è iniziata la sua voglia di vedere il mondo, la passione per le esplorazioni, anche le più estreme, dovremmo risalire alla sua infanzia, praticamente.
Esploratore, avventuriero, mental coach, ha ammesso egli stesso che probabilmente la passione per i viaggi è iniziata quando si è trovato tra le mani due libri, grandi classici della letteratura per ragazzi. Quali siano è facile indovinare: Zanna Bianca e Il richiamo della foresta; queste opere hanno rappresentato un punto di inizio nella sua vita, da lì è nato in lui il desiderio di fare, “da grande”, l’esploratore.
Roberto Lorenzani: la sopravvivenza
Una passione iniziata piano piano, con sport sempre più estremi, dal rugby al free climbing finché per curiosità frequenta una scuola di sopravvivenza. L’anno successivo ne diventa istruttore e in seguito apre diversi centri come l’Adventure Academy, che realizza corsi di formazione che riguardano l’avventura e anche corsi di sopravvivenza, sia per privati che per aziende e società sportive.
Lo scopo di Roberto Lorenzani, mental coach, è quello di preparare chi si rivolge a lui a superare i propri limiti, e nei panni di sport & Business Coach, di potenziare lo spirito di squadra utilizzando un metodo da lui creato.
Nella sua ricca carriera ha preparato i partecipanti di diverse edizioni del reality L’Isola dei Famosi, e quelli di Brat Camp, docu-reality che ha seguito l’esperienza di otto ragazzi difficili, bisognosi di disciplina e regole, relegati per tre settimane in un accampamento in montagna.
La solitudine aiuta la concentrazione
Per affrontare le sue numerose avventure, molte delle quali in solitaria come quella su un’isola disabitata nel Sud Pacifico, Roberto Lorenzani sostiene di riuscire a mantenere la concentrazione pensando unicamente a raggiungere il suo obiettivo. Sgombrando la mente da ogni pensiero quindi, che potrebbe distrarre.
Ma nonostante la sua preparazione e le sue accortezze, anche Lorenzani ammette di aver avuto qualche volta paura. Come nella fredda Siberia, durante la sua prima spedizione mondiale nel 1989 assieme ad altri esploratori. Alle prese con temperature medie di -45° che arrivano a picchi di -60°, ha temuto per la sua vita.
Con un abbigliamento utilizzato dalla popolazione locale, attraversando laghi ghiacciati si è visto la superficie cedere sotto i piedi più volte. E, dichiara, con temperature così estreme è un attimo a perdere la vita. Con soli 15 minuti di tempo per riemergere dall’acqua gelata, asciugarti e cambiarti, la concentrazione deve essere massima. Occorre sapere esattamente cosa fare e come per evitare l’ipotermia e la morte.
Ecco a cosa serve la preparazione che Roberto Lorenzani offre a chi gli si rivolge. In situazioni estreme, la minima esitazione può costarti la vita.
La guida alla sopravvivenza
Roberto Lorenzani ha scritto anche dei libri, tra tutti Guida completa alla sopravvivenza. Come sopravvivere in ogni ambiente e situazione. Opera nata dalle sue esperienze allo scopo di far comprendere l’importanza di saper operare in situazioni di emergenza perché, come scrive, “sarebbe inutile sopravvivere al fuoco nemico per poi morire per a causa delle avverse condizioni climatiche”.